carro allegorico di POTC a Pontecorvo!

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.aretè
view post Posted on 24/2/2011, 17:20




CITAZIONE
PONTECORVO Ruby e sanità. Questi i temi del Carnevale pontecorvese per l'edizione numero 59. Tre i carri allegorici in concorso, due fuori concorso. In questi ultimi giorni prima della sfilata del 27 febbraio i mastri cartai stanno ultimando le loro opere. A sostenerli, soprattutto per quel che concerne la promozione della cartapesta, Marco Ugaldi. Eccoli nel dettaglio: Bunga Bunga, della coppia Generoso Ricci e Angelo Oconi. «Il carro – si legge nell'allegoria – è rappresentato dall'onda lunga del momento: le presunte avventure del premier. Affiancato dai suoi sodali e da escort, il carro vuole rappresentare un momento importante della politica italiana che negli ultimi mesi ha subito uno scossone». C'è poi il carro dell'associazione dei carristi pontecorvesi: FantasticArt, presieduta da Pasqualino Rosati, s'intitola «Nel Paese dei B... (balocchi, brogli...)». Ecco un tratto dell'allegoria. «Diversamente per quanto accade nella classica fiaba di pinocchio, dove pinocchio è solo un burattino manovrato, "nel paese dei B...", Berlusconi, nelle vesti di pinocchio, perde tutti i fili, anzi è proprio lui a manovrare dall'alto del potere il carretto dei desideri. Il carro vuole rappresentare la situazione politica e personale del premier accompagnato da due fedeli ministri: Umberto Bossi e Ignazio La Russa, trainati nel carretto, e dal direttore del Tg4 Emilio Fede che maliziosamente tiene in mano due grossi topi nelle vesti di due escort. Non poteva mancare un carro ispirato alla politica regionale e provinciale sulla questione sanità, proposto da Roberto Lugli e Nicola Della Posta dal titolo, «Il pirata dei Caraibi». «Un galeone pirata naviga sotto il comando del malvagio Davy Jones-Renata Polverini – scrive Lugli nell'allegoria – La piratessa, con la passiva collaborazione di altri due pirati (Abbruzzese-Sparrow e Iannarilli-Capitan Barbossa) ha appena depredato la sanità ciociara e, soprattutto, il nostro ospedale, portandosi via su una scialuppa un forziere pieno delle ricchezze della nostra sanità: il pronto soccorso, il personale che dovrà trasferirsi, gli ammalati che non sapranno dove andare, tante certezze che non esisteranno più».

 
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