 | ~ Aretè |
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la mia fan fic è il giorno della scena willabeth finale...o meglio...il giorno prima...
Sono partita sapendo che avrei usato quelle parole per la fine.
trovate all'interno un verso di Concato dalla canzone "Fiore di maggio"
con un immagine delle skiene di Jack ed Elizabeth che si stagliano sul mare...
Pensieri, parole
Non mi dilungherò sulle circostanze che mi fecero reincontrare Jack Sparrow; non vi narrerò di come lui sia piombato nella mia casa, sull'isoletta, chiedendomi riparo in maniera, a ricordarmi, ridicola, spalle sula porta con sguardo furtivo, per trovarsi poi 3 secondi dopo inseguito da un orbo e uno zoppo con tre occhi che blateravano agitando le braccia riguardo una giovincella di nome Aretè, virtuosa nel nome ma non nei costumi.
No mi dilungherò su come io abbia obbligato quei pirati a levarsi dai piedi con la mia autorità di re dei pirati e come, con un bacio leggero, misi a letto mio figlio per poi avviarmi sulla spiaggia col capitan Jack Sparrow.
Dal mare spirava una brezza leggera, un soffio di salsedine.
Una calma, calma nell'animo, i nostri passi sulla sabbia.Il cielo, dopo il tramonto, si era tinto di nero; i nostri volti illuminati dalla luce fioca di una lanterna.
Gli sguardi miei, e di Jack, verso lui, il nostro amato,il nostro orgoglio, il mare. Lo stupore della notte, ed il nostro, dinnanzi a cotale bellezza, ed era come se nulla fosse cambiato, come se avessimo avuto dieci anni di meno, a parlare sul ponte della Perla, di curiosità, di sapore, del fare la cosa giusta.
Io,che ascoltavo i miei pensieri, sentivo le sue parole: - ... E poi tu mi hai dato in pasto al kraken! perchè? ero bello, più bello di ora, pensa un pò, furbo, ero Jack Sparrow!- gesticolava, ma il suo tono era calmo e piatto, come la marea di quella notte.
Io -non so Jack, non so-
I miei piedi nudi gelavano sulla sabbia.Lo sussurrai più a me stessa che ad altri. Lui mi prese tra le braccia e corse verso il mare, mentre io urlavo, e lui rideva.entrò con i piedi nell'acqua, minacciandomi di buttarmi.
-Lo faccio, guarda, lo faccio eh?-
-Mettimi giù- ridevo io, allegra.
Ed ascoltavo le sue parole, sentendo i miei pensieri.
Adesso eravamo seduti sulla riva, lontani dalle onde però, i volti verso il mare ipnotico,ancora, vicini.
lui: -Ma che bel sogno... era maggio e c'era caldo...noi sulla spiaggia vuota ad aspettare; e tu che mi dicevi,guarda su,quel gabbiano...stammi vicino e tienimi la mano...
Io- che bel sogno Jack.
Le onde cullarono i nostri pensieri pe un altro pò.
- Saremmo stati grandi insieme, Elizabeth-
Il suo sguardo era di un sereno sorprendente, io, pausa, poi: -forse-
Lui si voltò verso di me, distogliendo lo sguardo dalle onde blu: -perchè hai sposato lui?-
-Will?- atona nella voce.
-si..- rise lieve- chi altri...
Pausa.Tempo
lento;
-Perchè lui era innamorato di me.
-Anche io-
-Non me l'hai mai detto-
-Ma tu lo sapevi.
Non rispose. Col dito tracciò dei ghirigori sulla sabbia sottile.
-Tu non volevi sposarmi davvero.
-invece si.no, è vero, non volevo.
Io sorrisi e lo guardai - è andata così, Jack.
- già...peccato
Sentii il desiderio di piangere. Le sue parole mi avevano riaperto una ferita. Ma ero ancora serena, la serenità. serena, si.Non piansi, no.
col le dita affondate nella sabbia bianca , voltai il busto e sorrisi- Ma io ti amerò per sempre Jack, sai?
Lui mi guardò, placido sorriso, - e allora perchè siamo qui?
Lo fissai.
-All'alba Will sarà qui, sono 10 anni.
-Già..è vero.l'avevo dimenticato.
-Lo so.
Gli accarezzai il volto con la destra, un sorriso dolce sulle mie labbra, lievi poi sulle sue, poi- Per sempre Jack. Ciò che devo fare non è ciò che vorrei. Ma tu non mi metteresti mai in una posizione che potrebbe nuocermi, no?-
risi, come un gatto, ecco la pace.
-No...- disse, mettendo un riccio d'oro dietro la mia spalla.
-Ti amo anche io Elizabeth.
Ma ora devo guardare l'alba...
E si voltò, gli occhi sul mare.
Io mi alzai e senza voltarmi andai verso casa. Dovevo svegliare mio figlio, Jack Turner, e portarlo da suo padre.
I miei passi.
Pensieri, i miei, per sempre.
Parole, le sue. Per sempre.
Ed
emozioni....
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