recensioni POTC 4

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.aretè
view post Posted on 29/5/2011, 08:29




my movies
CITAZIONE
Dopo essere sfuggito alle guardie del re nel tentativo di liberare il vecchio compagno di mare Gibbs, Jack Sparrow si ritrova prigioniero sulla nave di Barbanera, grazie alla bella e inaffidabile figlia di quest'ultimo, Angelica, in passato sedotta e abbandonata da Jack stesso e ora a capo della ciurma di zombie del padre. Suo malgrado, il nostro fa dunque rotta verso la Fontana della giovinezza, facendo presto squadra con Barbossa, che si finge al servizio della corona d'Inghilterra ma in verità cerca la vendetta su Barbanera, responsabile della gamba di legno che lo invalida. Per poter ottenere dalla fonte il suo beneficio, a pirati, soldati e corsari occorrono però alcuni ingredienti di non facile reperimento: due antichi calici e una lacrima di sirena.
Se è vero che le storie di filibustieri narrano di personaggi più che longevi, morti mai morti davvero, vascelli fantasma e profezie millenarie, e che dunque la resurrezione era un'ipotesi che non si poteva scartare a priori, il quarto capitolo della saga miliardaria prodotta da Bruckheimer si rivela invece già arrugginito e stanco e fa acqua da diverse parti.
Il passaggio di timone dalle mani di Gore Verbinski a Rob Marshall ne è in parte responsabile, poiché non si conta una sequenza visivamente ghiotta fatta eccezione, forse, per l'attacco delle sirene-piranha, ma i problemi riguardano anche i protagonisti e più che mai il racconto. Lungi dall'essere profondamente e personalmente coinvolto nei fatti, “Johnny Sparrow” si limita a fare da spalla e da collante tra le diverse linee narrative e le differenti divise in campo, tornando, dunque, ad un ruolo più vicino a quello dei suoi esordi in questa serie di film, ma senza una banda di matti e fedeli di contorno che gli dia la possibilità di far sfoggio del suo carisma. Il tocco imprevedibile e assurdo, nel senso teatrale del termine, che ha fatto del personaggio un'icona e una visita piacevolmente attesa ad ogni nuova occasione, è stato dimenticato chissà dove, fuori da questo capitolo. Di Penelope Cruz, invece, basterà ammettere che fa rimpiangere Keira Knightley, il che è tutto dire, ma occorre chiarire che la colpa è più del personaggio che dell'attrice. Oltre all'insipido Barbanera e alla figlioccia, il parco personaggi non riserva altre novità di rilievo, fatta salva la parentesi anderseniana della sirenetta e del giovane vicario di Dio, narrativamente sottosfruttata.
Ad aggiungersi ai suddetti disagi dell'equipaggio e a decretare il lento e inesorabile inabissamento della pellicola è una sceneggiatura inventiva dal punto di vista degli accadimenti e delle piccole trovate d'intrattenimento (su tutte, le fughe acrobatiche e circensi di Sparrow) ma integralmente priva di dialoghi memorabili, di suspence, di ribellione. Delle storie di pirati, questa quarta ha i costumi e le ambientazioni ma manca completamente dell'epica e del sapore del mare.

Abruzzo 24 ore
CITAZIONE
Dopo 4 anni di assenza Capitan Jack Sparrow torna forzatamente sul grande schermo dopo aver lasciato a casa alcuni dei suoi compagni di viaggio. Manca, infatti, lo storico regista Gore Verbinski, autore geniale capace di mettere tanto del suo in un prodotto disneyano. Al suo posto arriva Rob Marshall reduce dal flop clamoroso di "Nine" che decide di non modificare affatto il duro lavoro svolto dal predecessore, limitandosi a fare un onesto compitino senza troppe sbavature.
All'appello non hanno risposto nemmeno Keira Knightley e Orlando Bloom e la mancanza si sente eccome. Nonostante, infatti, la saga dei Pirati viva praticamente sulle spalle del solo Johnny Depp, il loro saper far da spalla aggiungeva quel qualcosa in più che in questa sorta di spin-off latita. Penelope Cruz, chiamata a sostituire l'attrice inglese, appare svolgliata e non troppo convinta del ruolo, mentre è addirittura impalpabile la prova del giovane Sam Clafin.
L'occasione appare davvero miseramente sprecata perchè, a dirla tutta, qualche idea buona ci sarebbe anche eppure sembra quasi che la volontà della produzione fosse quella di non discostarsi troppo dai sentieri già esplorati in precedenza. Troppe scene danno allo spettatore la sensazione di de-ja-vù e la pellicola, peraltro troppo lunga ed eccessivamente cupa, si avvia stancamente verso l'ennesimo finale aperto, segno evidente che il pirata Depp tornerà di nuovo a bussare alle porte delle nostre sale cinematografiche.
Il primo capitolo della seconda parte della saga rimane comunque un prodotto onesto e fatto con mestiere, però guai a giustificarlo dalle sue colpe. Seppure mantenga un livello dignitoso, il film delude perchè figlio di un marchio che, caso ormai rarissimo, era riuscito sin qui a mettere d'accordo pubblico e critica . Il primo, forse, uscirà dalla sala soddisfatto anche se meno rispetto al solito, la seconda invece deve pretendere qualcosa di più.

Ticinio Libero
CITAZIONE
Dopo aver sondato i confini del mondo quattro anni fa, quel che resta della ciurma della Perla Nera si appresta stavolta a scoprire le delimitazioni marine con un inavvertibile cambio al timone. Spodestato Capitan Gore Verbinski dal ponte di comando per questa puntata è Rob Marshall a dettare una rotta che poco si discosta dai precedenti episodi: arrembaggi, mitologici e leggendari esseri marini, forzieri e galeoni fanno da collante per una sceneggiatura che prevede ben poche novità. In fondo la saga de I Pirati dei Caraibi prende spunto non dal solito romanzo ma da una vecchia giostra in quel di Disneyland ed è quindi logico che il tutto risulti un roboante giocattolone dal forte impatto visivo per ragazzotti di tutte le età. Peccato che, alla lunga, questa puntata annoi un po’ più delle altre…

 
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~ Aerion
view post Posted on 29/5/2011, 09:35




CITAZIONE
All'appello non hanno risposto nemmeno Keira Knightley e Orlando Bloom e la mancanza si sente eccome. Nonostante, infatti, la saga dei Pirati viva praticamente sulle spalle del solo Johnny Depp, il loro saper far da spalla aggiungeva quel qualcosa in più che in questa sorta di spin-off latita. Penelope Cruz, chiamata a sostituire l'attrice inglese, appare svolgliata e non troppo convinta del ruolo, mentre è addirittura impalpabile la prova del giovane Sam Clafin.

assolutamente vero!!!!
 
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.aretè
view post Posted on 30/5/2011, 12:52




era scontato che si sarebbe sentita la mancanza di Keira! di orlando, vabbè u.u
 
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2 replies since 29/5/2011, 08:29   102 views
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