Ciaooo!qst è la mia 1 ff xciò scusate se non è grankè...non la farò molto lunga x nn diventare pesante,ma se non vi piace non continuerò..commentate grazie!!
Autrice:
JulieTitolo:
Le Cose Che Non Ti Dirò MaiParing:
Jack & Lizzie Timeline:
Più o meno,poco tempo dopo la scena dopo i titoli di coda di PotC3,dieci anni dopo la sconfitta di Davy Jones,dopo che Will è diventato Capitano dell'Olandese Volante,che Elizabeth è scesa a terra,su quell'isoletta.Dieci anni.
Dieci lunghi anni erano passati da quando l'aveva vista per l'ultima volta.
Da quando aveva visto per l'ultima volta
lei.
Quando si conosce qualcuno come quelle come lei,volenti o nolenti,si cede,capita a tutti,anche a quelli come lui.
Che si era ritrovato perdutamente malato di quella malattia che probabilmente è la più grave.
L'amore-Capitano!
Capitan Jack Sparrow si voltò,interrompendo il suo flusso di pensieri.
Gli occhi nocciola scintillavano alla luce del tramonto.
-Che c'è,mastro Gibbs?
-Capitano,abbiamo avvistato terra,Capitano!Potrete scendere e posare tutte le casse vuote.
-Bene Gibbs!Preparatemi una scialuppa!
-Immediatamente Capitano!
Era appena arrivato su quell'isoletta sperduta,che un'odore acre gli saltò al naso.
-Fumo-pensò,girandosi e cercando la fonte di tutto quel fumo.
Proveniva da una casa,oscurata proprio dal fumo,nero e minaccioso,quando la sua attenzione venne attirata da un ragazzino,di circa dieci anni,che correva verso di lui.
-Signore!Mi aiuti la prego!La mia casa sta bruciando e mia madre è rimasta chiusa dentro!
Jack lo guardò.
-Ragazzo,mi ricordi qualcuno. Qual è il tuo nome?-gli chiese,apparentemente noncurante della richiesta d'aiuto fattogli.
-William,signore.William Turner.
-Ma allora sei il figlio di...-mormorò Jack,sbiancando.
Guardò la casa,oramai ricoperta tutta dal fumo.
-
Elizabeth!-urlò correndo verso la casa.
-Tu resta quì-ordinò al ragazzo,e entrò.
La perquisì tutta,ma nessuna traccia di Elizabeth,finchè non giunse a una porta seminascosta .La porta era chiusa,Jack provò e riprovò ma non c'era verso di aprirla.
-Bene-pensò-A mali estremi,estremi rimedi!
E prese la rincorsa,buttandosi con tutto il suo peso sulla porta,sfondandola.
All'interno,riversa per terra,priva di sensi,c'era lei.
Elizabeth,sempre bellissima.Non era cambiata per niente.
Al cuore di Jack mancò un battito nel vederla.
-Smettila-si disse-Non è decisamente il momento.
Poi si avvicinò a lei accarezzandole il viso e prendendola in braccio,portandola fuori dall'abitazione,completamente in fiamme.
La poggiò delicatamente sulla spiaggia,sulla sabbia,accanto a William.Jack le ascoltò il cuore.Batteva.Era viva.
Elizabeth indossava un abito semplice ma elegante,bianco e azzurro.
Jack le taglio il corsetto,per farla respirare meglio,come aveva fatto una volta,tempo fa.
Ma lei non accennava a riprendersi.
William era oramai in lacrime,mentre Jack continuava a mormorare :-Riprenditi,Lizzie,andiamo,tesoro,svegliati.
Finchè lei non iniziò a sbattere le palpebre,tossire,e finalmente,aprire gli occhi.La prima cosa che vide fu...
-
Jack!!!Lui le sorrise,come solo lui sapeva fare.
-Sono quì Elizabeth-le sussurrò,prendendole una mano.
Lei gli sorrise,come solo lei sapeva fare.
-Sei tornato-mormorò.
Poi parve ricordarsi di qualcosa,anzi di qualcuno.
-Dov'è William?
-Sono quì mamma,eccomi
Elizabeth sorrise al bambino. Poi si portò una mano alla tempia,non trattenendo una smorfia di dolore.
-Cos' è successo?Non ricordo nulla...
-E' scoppiato un incendio mamma,un incendio dentro casa,ma non so come.Tu sei rimasta chiusa nella tua camera,non riuscivo ad aprire la porta,e tutto stava bruciando..non sapevo cosa fare..sono uscito in cerca d'aiuto e ho incontrato questo signore,mi ha aiutato lui.
Elizabeth guardò Jack con occhi pieni di gioia e gratitudine.
-Mi hai salvato
tu Jack?
-Non è certo la prima volta,gioia
-Oramai ho perso il conto...
E si guardarono.
E si sorrisero.
E restarono così per lunghi,indimenticabili,momenti.
Fin quando William non parlò.
-Mamma..ma tu lo conosci?Al signore?
-Sì,tesoro,lo conosco.-rispose Elizabeth senza mai smettere di guardare Jack.
-E' un mio caro amico,e anche un amico di tuo padre.
Furono queste parole a rompere l'incantesimo.Jack si destò,e distolse lo sguardo.
Di tuo padre...Di quell'idiota di Will Turner.Mannaggia.
-E' Jack Sparrow.Capitan Jack Sparrow.Ti ricordi di lui?Te ne ho parlato-continuava Elizabeth,
William guardò Jack spalancando gli occhi.
-Lei è il grande Capitano Jack Sparrow?
Jack fece un sorriso beffardo.
-Sì,ragazzo,sono proprio io,il grande,l'imbattibile,l'invincibile,il brillante Capitan Jack Sparrow.Comprendi?
-Colui che ha sconfitto Davy Jones?Che è tornato dallo Scrigno?Il leggendario Capitano della Perla Nera?
-In persona!-esclamò fieramente Jack.Tutti quei complimenti gli avevano fatto bene,spostò lo sguardò verso la casa,tutta bruciata,e prese una decisione.
-Voi verrete con me-disse,fermamente.
Elizabeth lo guardò.
-Jack,ma come..
-Niente ma,Lizzie,si fa così.Comprendi?
-Dove andremo?-strillò tutto eccitato il piccolo William.
-Dove vorremo...è questo che la Perla Nera è in realtà..è libertà..-disse Jack,facendo un cenno al mare.Elizabeth seguì la direzione del braccio di Jack,e la vide.
-La Perla...
-Proprio lei.
-Come ai vecchi tempi?
-Come ai vecchi tempi.
Jack,Lizzie e il piccolo William risalirono sulla scialuppa,e Jack remò fino alla Perla.
-Gibbs!-urlò-Sono tornato!
-Eccomi signor Capitano!-si sentì dire all'interno della nave.
Per primo salì William.
-E tu chi sei?-chiese Gibbs trovandosi davanti il ragazzino e non il suo capitano.
-Bando alle ciance,mastro Gibbs,e aiutami-rispose invece Jack,salendo la scaletta di corda che portava al ponte della Perla.Poi si sporse per aiutare a salire anche Elizabeth.
Gibbs guardò la giovane donna,spalancando la bocca.
Poi la richiuse.E poi la riaprì.
-Ma lei è...Miss Swann!Cioè perdonate,Signora Turner!
Jack mise su un espressione lievemente stizzita e stava per controbattere quando una voce proveniente dalla direzione opposta lo interruppe.
-Cos'è tutto questo trambusto?Sparrow..è a causa tua?!
-Barbossa!!-strillò Elizabeth
-Elizabeth..
signora Turner..-disse Barbossa,evidentemente sorpreso-Cosa ci fai quì?
-E' una lunga storia-tagliò corto Jack,sbuffando.
-E questo chi è?-disse Barbossa,ignorando Jack,e accennando al ragazzino.
Elizabeth sorrise,attirando a sè William.
-E' William,mio figlio.
-Aha!Il figlio di Turner!
-Ma non gli somiglia affatto,no?-intervenne Jack.
-Su questo devo darti ragione,Sparrow.E' uguale a te,Elizabeth.
-E per fortuna-mormorò Jack.
Jack era seduto su delle scalette.Anni fa proprio su quelle scalette lui aveva fatto ad Elizabeth una stramba proposta di matrimonio.
-Yoho Yoho..a pirate's life for me
Si sentiva cantare in lontananza.
-Jack?Jack?Dove sei?
-Elizabeth..sono quì..
Un'Elizabeth evidentemente stanca lo raggiunse.Jack si alzò immediatamente nel vederla così.
-Elizabeth..non stai bene?
-Cosa dici sto benone..sono solo un pò stanca..
-Ecco appunto..vieni ti accompagno nella tua camera..ne avrete una separata,tu e tuo figlio,se per te va bene-disse Jack,prendendola delicatamente per il gomito e conducendola in una camera.
Gli occhi di Liz si riempirono di ricordi...era la camera che le assegnò anche tanti anni fa.
-Jack...-sussurrò lei.
Lui sorrise al buio,accennandole il baule davanti all'imponente letto a baldacchino rosso e oro.
Elizabeth lo raggiunse e lo aprì.
Dentro c'erano i suoi vecchi abiti da pirata,perfettamente conservati.
-Li hai conservati..per tutto questo tempo...
Jack sorrise debolmente.Un sorriso che valeva molto più di mille parole.
-Sono molto vecchi..te ne farò mandare degli altri,ma il cappello va ancora bene.
Lizzie aprì la bocca,come se volesse dire qualcosa di importante,ma poi disse solamente :-Grazie Jack.
Lui annuì,e lasciò la stanza.
E appena si chiuse la pesante porta in legno alle spalle,Elizabeth,dall'altro lato della porta mormorò :-
Grazie di esistere.
Quella notte due persone a bordo della Perla non riuscivano a prendere sonno,nonostante fossero stachissimi.
Jack Sparrow continuava a rigirarsi nel letto,cercando di non pensare a
lei.Cosa alquanto complicata pensando che lei riposava nella cabina vicina alla sua.
Continuava a pensare ai suoi capelli,così morbidi,così dolci...alla sua voce,così pacata ma allo stesso tempo sexy...alle sue labbra,così desiderabili...Perchè diamine doveva stare così male per una donna?
Infondo lui era il gran capitano Jack Sparrow.
Eppure...
Una semplice donna aveva mandato in pezzi il suo "cuore di ghiaccio".
Aveva avuto tante donne nella sua vita,le donne con cui era stato non si contavano,come non si contavano le donne di cui aveva rubato il cuore.
Ma lei era diversa dalle altre...era così semplicemente lei...
Lei che non era subito caduta ai suoi piedi,ma lui lo sapeva che in realtà non era l'unico a provare qualcosa,che il sentimento era reciproco.
Tante...troppe...parole non dette...
Contemporaneamente,nella stanza accanto,Elizabeth Swann in Turner,continuava a pensare al "suo" pirata gentiluomo.
Il suo primo amore era stato Will,impossibile negarlo.
Ma poi era arrivato Jack,e cielo.quanto era sexy.
Ma non sarebbe ceduta al suo fascino,non io,si era detta.Ma come poteva?Lui era così...così...
lui...
Lui era diverso da Will,diverso da tutti quanti.Così unico e speciale.Lui era l'ignoto,lui era l'oscuro,lui era il mistero...lui era passione,e curiosità...curiosità di voler scoprire quale gusto ha tutto questo...
Quanto avrebbe voluto dirglielo...avrebbe voluto correre da lui e abbracciarlo stretto,rivelargli i suoi sentimenti,dirgli
"Non parlare ora. Ne parleremo un altra volta. Ora abbracciami. Ho voglia di te. Ho voglia di fare l'amore con te. Ho voglia di averti solo mio. Sulle mie labbra sento la voglia che ho di te...".Ma no,non si può...però la voglia rimane...
Il giorno dopo.
Jack era appoggiato al ponte della Perla,gli occhi persi nel blu del mare.
Quanti ricordi...quante avventure avevano vissuto insieme lui ed Elizabeth.
Checchè potessero dirne altri,loro due erano uguali,
siamo due goccie d'acqua,tesoro.Con lei aveva passato momenti belli e brutti,difficili e indimenticabili,l'aveva aiutata,l'aveva salvata...
Un fattore chiamato
curiosità aveva contribuito ad avvicinarli..lei voleva scoprire com'era essere cattiva,e lui invece voleva conoscere qualcuno che stava dalla parte dei "buoni".
-Jack...
Una voce calda,e un tantino roca,lo risvegliò dalle sue riflessioni.
-Elizabe...-disse voltandosi,e trovandosi davanti Elizabeth,nuovamente vestita da pirata.
I capelli biondi e ondulati erano sciolti e ricadevano morbidamente sulle spalle,coperti da quel vecchio cappello,compagno d'avventure.
Indossava una camicia bianca stretta e un gilet di pelle sopra.Calzoni stretti marrone scuro,quasi nero,con tanto di stivaloni neri fino al ginocchio,
Gli occhi scintillavano di,e Jack ne era sicuro,desiderio.
Elizabeth camminò verso di lui,ma inciampò in un'asse del pavimento della nave,più rialzata,finendo contro Jack.
Le mani di lei contro il petto di lui,nel punto esatto in cui la camicia era aperta.
E le mani di lui,per non far cadere lei,sui suoi fianchi.
Al contatto entrambi sospirarono.
I visi erano vicinissimi.
-Elizabeth..-mormorò lui.
-Shhh- sussurrò lei,stringendo le labbra per trattenersi,e appoggiò la testa sul suo collo.
Lui le cinse la vita e la strinse a sè,e lascio andare il capo tra i suoi capelli,aspirandone il profumo.
Rimasero così per quella che a loro due sembrò un'eternità.
-Jack.
-Dimmi Liz.
-Io...
Proprio in quel momento sentirono un tonfo in mare.Entrambi controvoglia sciolsero l'abbraccio,continuando a tenersi per mano,però.
-Jack!-urlò mastro Gibbs -Il ragazzo!William!E' caduto in mare!
E lì,in mare,dove qualche secondo prima c'era William che urlando chiedeva aiuto,ora non c'era niente più.
Cosa ne dite...è tanto male??se vi piace la continuerò volentieri
commentate pleaseeee baci