Gli Ostacoli Del Cuore

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*July&Jack*
icon12  view post Posted on 7/9/2008, 18:18 by: *July&Jack*




Ecco la mia 2 ff....xò stavolta non è a sfondo sparrabeth....ho dato sfogo alla mia fantasia :P spero vi piacerà ^_^ commentateeeee

Autrice:Julie
Titolo:Gli Ostacoli Del Cuore
Paring: Jack &..qualcun altro...
Timeline:dopo la fine di PotC3...quindi...tutti insieme appassionatamente alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza =)

Se c'era qualcosa che Isabel Laville odiava,quello era sicuramente salire in soffitta per prendere qualcosa a miss Amy De Martin.
Isabel lavorava come dama di compagnia di Amy da quando aveva 11 anni,da ben 6 anni,e per quanto Amy potesse essere simpatica e dolce,certe volte diventava molto pesante.
Come questa volta.
-Isabeeeel!Mi raccomando!Il cappellino rosa cn il fiore!- Amy urlò da giù alle scale,lei era una contessina,non poteva di certo salire in soffitta.
Per queste cose c'era Isabel.Ovvio.
Isabel sospirò guardandosi attorno,cercando il baule contenete quel maledetto cappellino.La soffitta non le era mai piaciuta,da quando viveva in casa De Martin.
E c'era nata in casa De Martin.
Suo padre era un pirata,il famoso pirata Thomas Laville,di origine francese,e su di lui,le storie che si raccontavano,erano innumerevoli.
Era morto in mare,durante una tempesta,Isabel non era ancora nata.Non aveva mai conosciuto quel pirata dagli occhi buoni,come diceva la madre.
La madre era inglese fino alla punta dei capelli,e alla morte del padre,incinta di due mesi,si era trasferita in una tranquilla cittadina di mare,dove aveva iniziato a lavorare come aiutocuoca dai De Martin.
Poi era nata lei,Isabel.Passavano tutto il giorno insieme,madre e figlia.Andavano d'accordo,mai un litigio,mai una discussione.
Isabel aiutava la madre in cucina,a volte quando era stanca prendeva il suo posto.Rosemary,la cuoca,era un donnone buono e gentile,che nutriva affetto sincero verso la madre di Isabel,e per la bimba aveva sempre un occhio di riguardo.
Poi la madre si era ammalata,e non si era più ripresa.Era morta quando Isabel aveva dieci anni.Ricordava che per una settimana non aveva fatto altro che piangere.Per fortuna c'era Rosemary,le era stata accanto,sempre.
Era passato un mese,Isabel si era riuscita a riprendere.Prese il posto della madre,anche se Rosemary non la faceva lavorare più di tanto,anzi.La vita era andata avanti,Isabel aveva conosciuto altre bambine,Lottie e April,anche loro figlie di dipendenti dei De Martin.Passava il tempo a giocare con loro.Era passato un anno.E poi aveva conosciuto Amy,la contessina.
Era caduta,era scivolata sulle scale,Isabel l'aveva aiutata.Da allora le ragazzine presero a parlare più spesso,Amy la prese in simpatia,e la fece diventare la sua dama di compagnia.
Era come se fosse tutto diverso,una nuova vita.
Si era trasferita dalle stanze della servitù,un piano sotto la soffitta,sporche,piccole e grigie,a una camera tutta per sè,lussuosa,grande,accanto a quella di Amy.Aveva ricevuto lezioni di danza e canto,e aveva scoperto di avere una bellissima voce,e persino di portamento.
Aveva imparato a leggere e a scrivere,aveva avuto regali,giocattoli,e vestiti,tanti vestiti.
Però aveva perso Lottie e April.Tante volte lei aveva cercato di spiegarglielo,che non era "colpa sua",era stata Amy.Ma loro ora quando Isabel gli passava vicino sghignazzavano,si davano di gomito,e la insultavano.
-Ecco che passa Miss Puzza Sotto Il Naso!-dicevano,prendendola in giro per il fatto che aveva cominciato a camminare con il mento alzato,il nasino all'insù,come le avevano insegnato,d'altronde.
Isabel aveva sofferto,in silenzio,nessuno aveva saputo niente.
Era passato tanto tempo,ma Lottie e April,ogni volta che la incontravano,ridevano e la insultavano.
Intanto Isabel aveva legato con Amy,all'inizio credeva che fosse viziata e antipatica,ma per niente.Era dolce,divertente,spiritosa,certo schizzinosa,ma comunque simpatica.
Insieme avevano condiviso tutto,e avevano parlato di tutto.
Erano cresciute,e le chiacchiere su bambole e giocattoli erano diventate chicacchiere su feste,e ragazzi.
Ora Amy infatti,faceva vita mondana:ogni sera una festa,e spesso portava con sè anche Isabel,che però non si divertiva affatto,passava la sera seduta,cercando di non farsi notare.Dimenticava tutti i nomi delle persone che le si presentavano e arrossiva tremendamente quando le chiedevano di ballare.Però quando danzava,si rilassava completamente.Era brava.E bella.
Rosemary le diceva sempre che gran parte dei ragazzi che frequentavano casa De Martin,lo facevano solo per vedere lei.Isabel a queste parole,rideva,scuotendo la testa,non immaginava nemmeno,modesta com'era,che fosse vero.
Amy era molto carina,con i suoi capelli biondi e mossi,lunghi un pò più giù delle spalle,gli occhi ridenti e maliziosi, azzurri,la pelle chiarissima,il nasino diritto,greco,magra alta.
Ma Isabel...Isabel era bellissima...
Lunghissimi capelli neri le arrivavano al fondoschiena,lucidi e con riflessi più chiari.Aveva una pelle chiara,ma non troppo,un naso alla francese,piccolo e grazioso,labbra dolci,a cuore, e un sorriso stupendo.Alta,snella,ma la cosa più stupefacente erano gli occhi.Occhi azzurro cupo,espressivi,che si incupivano,quando era turbata,si stringevano quando era infuriata,si spalancavano quando era spaventata,e brillavano,quando era felice.
Il detto "Gli occhi sono lo specchio dell'anima" sembrava fatto per lei.
Occhi buoni.

Isabel continuava a cercare quel dannato cappellino,e finalmente trovò il baule.Sospirò,alzando gli occhi,e notando uno specchio piuttosto impolverato.Sorrise alla sua immagine riflessa,uguale al padre,come le diceva la mamma.Ed era vero.Del padre Isabel aveva un vecchio ritratto,ed era praticamente uguale a lei.Continuò a studiarsi,poi d'un tratto,scosse la testa,come per svegliarsi e si accinse a cercare il cappellino,quando una pergamena arrotolata attirò la sua attenzione.
La srotolò,con molta attenzione.
In alto,a sinistra c'erano due lettere "T.L."
-Thomas Laville..-mormorò Isabel.
La mappa doveva essere molto antica e c'era disegnata una specie di vaso,e la scritta "Fonte dell'Eterna Giovinezza".La mappa illustrava la rotta per...
-Atlantide ?!Sciocchezze!
Ma prese la mappa e la infilò nello stivaletto.Nel baule trovò,oltre al cappellino,anche un'altra cosa che la attrasse.Un medaglione.
Isabel lo prese in mano,luccicava.Doveva essere d'oro bianco.E sopra,a lettere azzurre c'era scritto il suo nome.Isabel spalancò la bocca,e lo aprì.
Subito una melodia soffusa si diffuse nella stanza.All'interno del medaglione,nella metà che si alzava,c'era illustrato un castello sottomarino,mentre nell'altra,una sirena che teneva in grembo il vaso della mappa,e fungeva da bussola.Bussola per Atlantide.
Isabel stava osservando affascinata tutto ciò,quando uno sparo e un grido la risvegliarono.Rapidamente si allacciò il medaglione,nascondendolo sotto il vestito,e corse alla finestra.
La finestra dava sul mare e quello che vide,scioccò parecchio Isabel.
Una nave dalla bandiera nera era attraccata e giù c'era il finimondo.
-Pirati-pensò la ragazza,correndo al piano di sotto.
Giù dalle scale,senza vita,c'era il corpo del signor De Martin,in una pozza di sangue.Isabel urlò,terrorizzata,scappando.In un'altra stanza c'era un altro corpo,di Lottie.
Isabel era in lacrime,un altro urlo agghiacciante.Arretrò,lo sguardo sempre verso il corpo della ragazza,quando toccò qualcuno.Urlò ancora,voltandosi.
Era Amy.
-Presto!Scappiamo!-le urlò la contessina.Isabel la seguì,erano vicine alla porta quando furono bloccate da un pirata.
-Dove credete di andare,bamboline?- ghignò,avventandosi su di loro.
Isabel riuscì a divincolarsi,sulla soglia si voltò,Amy era stretta a quel farabutto.
-Scappa,Is,scappa!
Isabel scappò.

Raggiunse il porto,trovò una barca,delle stesse dimensioni di una scialuppa,ci saltò dentro,e cominciò a remare,senza sosta,fino a quando non si fu allontanata abbastanza.
Si fermò,esausta,il viso rosso per lo sforzo e le lacrime.Dove andare?
Poi un'altra cittadina di mare le balenò in mente.
Tortuga!
Ci abitava sua zia,la sorella di sua madre,e quando la mamma era ancora viva,ci andavano spesso,una o due volte al mese.Conosceva la rotta.
Cominciò a remare,e finalmente,poco prima del tramonto,raggiunse il porto di Tortuga.
Attraccò la barca,e scese.
-Ciao,tesoro!
Una voce la fece voltare,e Isabel notò disgustata che apparteneva a un pirata,sporco,sui 40 anni,se non di più,e decisamente malintenzionato.
-Mi scusi,signore,ma devo andare
-E dove vai così di fretta,carina?
-Io...da mia zia!
-Ti ci accompagno,se vuoi-sogghignò l'uomo.
-No,grazie-disse la ragazza,allontanandosi.
L'uomo la raggiunse,prendendola per un braccio,e strattonandola.
-Oh,io invece credo proprio di sì.
Il viso della giovane,e del pirata erano vicinissimi.Gli occhi di lei spalancati al massimo,terrorizzata.
Riuscì a divincolarsi,e corse via,senza sapere dove,ma i tacchi non le erano d'aiuto,purtroppo.
Si voltava in continuazione,ma il pirata era sempre dietro di lei.
Isabel svoltò in un vicolo,sperando non fosse cieco,
Non lo era.
Continuava a correre,il cuore le batteva all'impazzata,il corsetto la stringeva,rendendole ancora più difficile respirare,le facevano male i piedi e sentiva il medaglione picchiarle sul petto.
Si voltò,non c'era più nessuno.
Ma,guardando all'indietro,non riuscì a vedere che c'era qualcuno davanti a lei.
Gli sbattè contro.

-Dove vai così di fretta,gioia?!

Che ne dite?????Vi prego,commentate grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee

Edited by • H o l l y » - 16/9/2008, 19:25
 
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