Fly Away

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*July&Jack*
view post Posted on 7/9/2008, 16:31




nooooooooooo e oraaaaaa ????????????????????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ancoraaaaaaaaa
 
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SparrowLover
view post Posted on 7/9/2008, 17:12




:lol: Non ci credo!
Come fai a recensire così velocemente? O.O
Comunque cercherò di aggiornare tra stasera e domani mattina!
 
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*July&Jack*
view post Posted on 7/9/2008, 17:17




:P leggo veloce =) kmq...stasera ;P non voglio sapere come continua devo!! :P
 
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°MaySparrow°
view post Posted on 7/9/2008, 17:58




No!!!!!Non puoi fermarti ora!!! continuala il piu presto possibile me super curiosa :D
 
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SparrowLover
view post Posted on 7/9/2008, 21:41




Come promesso, ecco qui il 5° capitolo!
Spero vi piaccia, fatemelo sapere!


Capitolo 5: Fine della corsa.


Il sole era sorto da appena qualche ora, e al molo di Tortuga c’era un gran viavai sulla Perla.
Gli ultimi rifornimenti venivano riposti nella cambusa, mentre si preparavano le vele per salpare.
Jack era nel suo alloggio, e, aiutandosi con delle vecchie carte che era riuscito ad estorcere la sera precedente da un vecchio marinaio, poco prima di essere andato a recuperare Gibbs, cercava di tracciare delle rotte, ma senza successo.
Continuava a pensare ad Eagle, quella ragazza vista la sera prima alla locanda, riviveva quell’attimo decine e decine di volte, cercando di farsi una ragione per quell’ossessione improvvisa e a suo avviso completamente immotivata.
D’altronde non era da lui andare dietro ad una donna, ma sentiva il bisogno, quella mattina, di seguire la Sea Wolfe, nonostante essa avesse un discreto vantaggio, data l’intera notte passata sulle acque.
Sperava solo di poter intercettare la nave prima di sera.
Dopo poco più di una ventina di minuti la nave salpò, allontanandosi dal porto di Tortuga.
Passò qualche ora, mentre la nave scivolava tranquilla sulle acque.
Quattro colpi ovattati alla porta.
«Jack! Abbiamo bisogno di te al timone. » Gibbs lo avvertì con voce concitata, evidentemente non aveva la minima idea di dove fossero diretti, dato che Sparrow era stato ben poco preciso riguardo la meta di quella partenza improvvisa.
Jack si alzò, avviandosi verso l’uscita e quindi verso la poppa della nave, mentre Gibbs lo seguiva, facendogli la solita sfilza di commenti sommessi riguardo a quanto rum avesse preso e quanto invece ne richiedesse effettivamente la ciurma.
Mentre Gibbs continuava con la sua spiegazione recessiva, Jack strinse appena gli occhi, aguzzando la vista.
«Ssh. Guarda li. » Il capitano lo zittì con un gesto della mano, poi indicando i resti di una nave distrutta che affioravano poco a poco all’orizzonte.
«E’ la Sea Wolfe! E’ stata distrutta!»
Avvertito improvvisamente dalla voce di Martin, Jack distolse la vista, rivolgendosi a Gibbs.
«Cercate superstiti. Mandate tre uomini»
Furono mandati alcuni membri dell’equipaggio a perlustrare tra le rimanenze della nave.
Nessun sopravvissuto.
Jack decise di proseguire, preoccupato, cercando di capire quale fosse stata la causa, o meglio, la nave, ad aver causato tutto quello.
Era sicuro fosse successo da relativamente poco, dato che il fumo ancora esalava da ciò che ne era rimasto della famigerata Sea Wolfe.
Di li a poco venne avvistata una nave.
Jack anticipò Martin, questa volta.
«E’ la Marylin. Ne sono sicuro. Nessuno tranne quella nave ha le capacità di disintegrare in questo modo una nave come la Sea Wolfe. »
Gibbs si rivolse poi alla ciurma, intuendo ciò che il capitano stava per ordinare.
«Caricate i cannoni! Uomini, prepararsi all’arrembaggio! »
Un boato di urli si librò dall’equipaggio, mentre c’era chi brandiva le spade e chi si appostava ai cannoni, pronto all’attacco.
Le due navi si accostarono, mentre i mozzi da entrambi i galeoni si lanciavano occhiatacce e grugniti sommessi, pronti all’attacco quando glielo avrebbe ordinato il capitano.
Bisognava solamente attendere il momento opportuno.
Jack si guardò intorno, cercando con lo sguardo Smith, che intravide dal lato opposto del ponte della Marylin.
Quando finalmente le due navi furono vicine, Sparrow ordinò a Gibbs di fare fuoco.
«Fuoco! »
«Fuoco! »
Allo stesso tempo, Smith diede lo stesso ordine, e cominciò l’attesa battaglia di cannoni, mentre le due navi si fronteggiavano senza nessuna pietà.
«Uomini! All’arrembaggio! »
Da entrambe le navi, decine di pirati si lanciavano verso la nave nemica, attaccando chiunque capitasse sotto tiro.
Jack immaginava che i mozzi della Sea Wolfe fossero stati rinchiusi e, una volta arrivato sul ponte della Marylin, si fece abilmente largo tra le schiere nemiche, cercando l’accesso alle celle.
«Ah… Jack Sparrow, giusto? »
Smith si era accorto del suo girovagare sulla nave, e ora era intenzionato a fronteggiarsi con lui, estremamente convinto delle sue capacità.
Jack si girò verso di lui, con un espressione a metà tra il teatrale e l’offeso.
«E’ Capitan Jack Sparrow »
«E sia. Capitan Jack Sparrow. » Impugnò la sua spada, brandendola in avanti verso il capitano della Perla.
Jack, preso alla sprovvista, sguainò la sua spada, mentre Smith si apprestava ad attaccare.
Cominciò una vera e propria battaglia, quasi una danza, tra le spade dei due capitani.
Nessuno dei due sembrava avere la meglio, anche perché in fatto di abilità spadaccina e trucchi sporchi erano ugualmente capaci.
Una cannonata della Perla mise improvvisamente in difficoltà la Marylin, causando un forte sussulto sul ponte di quest’ultima.
Per un attimo, Smith guardò altrove, distraendosi, dando il tempo a Jack di fare una delle sue solite fughe.
Si infilò dietro una porta, notando poi che conduceva ad un breve corridoio in discesa.
Scese cautamente, trovandosi poi davanti le celle, dove erano stati messi dentro a gruppi i mozzi della Sea Wolfe.
Cercò con lo sguardo e la trovò.
Era da sola, nella cella in fondo, raggomitolata in un angolo, dando di spalle alla porta della cella.
La casacca bianca era ora un cencio, strappata in più punti, mostrando la schiena, massacrata e distrutta dalle cicatrici, alcune risalenti evidentemente a molto tempo prima, altre ancora tagli aperti e tuttora sanguinanti.
Dovevano averla torturata.
Il sadismo del capitano della Marylin verso i prigionieri era più che noto, e si poteva ben immaginare che trattamento particolare era stato riservato alla leggendaria Eagle.
Cercò con lo sguardo le chiavi, che trovò attaccate ad un gancio.
Si rivolse quindi ai mozzi della Sea Wolfe, osservandoli appena prima di porre loro una domanda.
«Siete della Sea Wolfe? – Annuirono appena con la testa – Bene. Sono il Capitan Jack Sparrow, della Perla Nera. Siamo venuti a salvarvi, però abbiamo bisogno di una mano li fuori. Ci potete aiutare? » Gli disse, con tono deciso. Sapeva che con la decisione e la sicurezza avrebbe convinto ancora di più i pirati.
«Aye capitano! » Dissero all’unisono, pronti di nuovo ad essere liberi, e ad essere pirati.
«Bene. » Detto questo, Jack aprì le celle dove erano stati rinchiusi, mentre tutti i marinai liberati correvano a riprendere le armi, su un tavolo li vicino, per poi correre fuori urlando.
Jack sapeva anche della bravura di quei pirati nel combattimento, perciò era sicuro che la battaglia avrebbe avuto un risvolto positivo.
Una sola cella era rimasta chiusa.
Aileen non sembrava essersi mossa minimamente, da quando Jack era entrato.
Sparrow si avvicinò lentamente, aprendo la cella, lo scatto fece un eco sonoro nel corridoio ormai quasi vuoto.
«Ma bene…»
Jack si girò, trovandosi a poche decine di metri di distanza da Smith, che sorrideva falsamente, notando il lavoretto che Sparrow aveva compiuto.
Si avvicinò a Smith, brandendo la spada.
«Vigliacco. Sei scappato. »
«Non è vero. Io ho solo tenuto fede a quella che è una delle più vecchie e nobili tradizioni dei pirati…- »
«Zitto, codardo. » Lo interruppe Smith, attaccando Sparrow con la spada.
Il combattimento interrotto prima riprese con un vigoroso cozzare delle spade di entrambi.
Smith giocava in casa, e per questo non ci volle molto tempo a mettere Jack in difficoltà, poiché, conoscendo, giustamente, la sua nave, utilizzò l’ambiente a suo favore.
Lo mise spalle al muro, facendogli volare via la spada, impedendogli di muoversi lateralmente.
«Fine della corsa, Sparrow. »
Allungò il braccio con uno scatto, così da poter finalmente uccidere quell’odioso e fin troppo leggendario capitano.
Ma quel colpo non arrivò a segno.
«Fine della corsa, Smith » Ringhiò Eagle, infilzando la sua spada nella schiena del capitano della Marylin, in corrispondenza del cuore.
La spada di Smith, però, riuscì ad arrivare alla spalla del Capitano della Perla Nera, strappandogli un mugolio di dolore tra i denti.
Smith cadde a terra, privo di vita.
Aileen guardò su, incontrando lo sguardo di Jack.
Questa volta non represse i brividi, anzi, sorrise, mentre si lasciava andare al freddo abisso dell’incoscienza.
«Capitano! »
Gibbs irruppe di colpo, con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra.
«Capitano! Abbiamo vint-…» Il resto gli morì sulle labbra, vedendo a terra due persone, di cui un il loro nemico, e, facendo scorrere lo sguardo, notò un Jack Sparrow con una spalla che sanguinava abbondantemente.
«Dammi una mano, Gibbs. La portiamo fino alla Perla. »
Gibbs annuì, mentre si apprestava a portare in braccio Aileen, alla fine facendo il lavoro da solo, notando come le condizioni del Capitano non fossero indifferenti.
«Chi è questa ragazza? »
Jack sorrise, tenendo una mano sulla spalla mentre avanzavano verso la sua cabina.
«Questa, Gibbs, è Eagle. Ex Capitano in seconda della Sea Wolfe. »
 
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*July&Jack*
view post Posted on 7/9/2008, 22:52




ke bellooooooooo smith mi stava parekkio antipatico gli sta bene ke è morto...mi ricorda 1 pò beckett non sò xkè XD
 
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SparrowLover
view post Posted on 8/9/2008, 09:51




Anche a me ricorda un pochettino Beckett a dirla tutta. xD
Grazie July di essere la mia "fan" più imperterrita, aggiornerò al più presto apposta x te! ;P
 
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*July&Jack*
view post Posted on 8/9/2008, 10:24




sìììììì ke belllloooo *me felice* ^^ ...non vedo l'ora di leggere =) ora vado...a scrivere la mia =D tnt kisssssss
 
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°MaySparrow°
view post Posted on 8/9/2008, 11:13




Mamma mia è sempre più bellaaaaa!!!^^
 
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*Fely_Sparrowina*
view post Posted on 8/9/2008, 13:16




nn vedo l'ora di sapere come finisce... è sempre più avvincente questa ff mi piace un sacco!! complimenti ^_^
 
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SparrowLover
view post Posted on 8/9/2008, 15:43




Accidenti che successo! xD
Grazie a tutte per il supporto, ripeto ancora una volta che sono contentissima che vi piaccia!
Vi posto subito il nuovo capitolo, e cercherò di aggiornare domani.
Enjoy!


Capitolo 6: Dormi bene, Eagle

Aileen riaprì lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre ripetutamente per abituarsi alla luce.
Subito scorse una finestra alla sua sinistra, da cui si poteva vedere il cielo, che era leggermente tendente all’arancione, segno dell’imminente tramonto. Bagliori di luce morente filtravano dalla finestra, avvolgendola in un tiepido bagno di calore.
Cercò di alzarsi, per potersi guardare intorno, però subito la colpì una fitta di dolore alla testa.
«Ehi, ehi. Piano.»
Guardò alla sua destra, notando che la persona che le aveva appena parlato era intento e fasciare la spalla di un uomo di cui poteva vedere solo la schiena, essendo rivolto nel verso opposto.
Gibbs le sorrise gentilmente.
«Dovrai stare così per un altro po’. Le medicazioni però dovrebbero cominciare a migliorare la situazione. »
Lei si rimise docilmente a letto, osservando mentre l’uomo che le aveva parlato finiva di fasciare.
«Ecco. Tieni, Jack. Puoi andare. » Disse bonariamente, sorridendo, dando una leggera pacca sulla spalla, quasi volutamente, facendo imprecare tra i denti il ferito.
Poi, l’uomo si girò.
Aileen sbattè ancora le palpebre, mettendo a fuoco quella figura.
Non le era nuova, era sicura di averla già vista ripetutamente.
«Ah, ti sei svegliata finalmente. » Disse, con una voce così calda e seducente che Aileen faticava a non reagire con imbarazzo.
La figura si avvicinò a lei, sedendosi sul bordo del letto.
Era alquanto singolare come apparenza.
Pelle abbronzata, occhi scuri, color cioccolato, capelli raccolti in ciocche rasta, scure anch’esse, tra cui pendevano perline, pendagli e ciondoli di ogni genere.
Ai polsi aveva delle fasce, e una P decisamente in risalto sul dorso del polso destro.
Non aveva una maglietta indosso, il che era giustificato dalla fasciatura sulla spalla, e portava una barba raccolta in due piccole treccine.
Era alquanto affascinante, ed era la prima volta che Aileen era costretta ad ammettere sinceramente una cosa del genere.
«Piacere. Capitan Jack Sparrow.- Disse con quella sua voce dannatamente inebriante, porgendo la mano, forse più un gesto obbligatorio che spontaneo. Infatti la ritirò quasi subito. – Benvenuta a bordo della Perla Nera. »
Gibbs si avviò quindi verso la porta, dette un’occhiata ai due, sorridendo, per poi uscire e chiudersi la porta alle spalle.
«Eagle. Io sono Eagle.- Aileen mormorò con voce mozzata, un po’ dal dolore, un po’ dall’emozione – Chi era? » Mormorò indicando con la testa l’uomo che era appena uscito.
«Chi? Gibbs? Il mio primo ufficiale. Di lui ti puoi fidare, stai tranquilla»
Detto questo, Jack la aiutò a tirarsi su, con la schiena appoggiata sui cuscini, mentre lei serrava gli occhi per le continue fitte di dolore.
Jack si alzò dal letto, andando poi a cercare qualcosa in un armadio da li poco distante.
Aileen non poteva fare a meno di tenere gli occhi incollati su di lui.
Ora poteva notare qualcosa di scritto sulla sua schiena, che prima, appena sveglia, non aveva visto.
Jack si avvicinò a lei, con una bottiglia in mano.
«Tieni. Bevi, ti sentirai meglio. – Gli porse la bottiglia di rum, già stappata, e lei buttò giù un lungo sorso, sentendo subito il calore espandersi e alleviare per quanto possibile le fitte - Ecco. Meglio no?»
Jack riprese la bottiglia, inghiottendone qualche consistente sorso, per poi poggiare il fiasco sul comodino.
«Cosa… - Sparrow cominciò a parlare, però si dovette schiarire la gola, forse per colpa del rum.- Cosa è successo esattamente a bordo della Sea Wolfe? »
Aileen fu trafitta da un’ondata di dolore, però a livello emotivo. Non riusciva a non pensare a Harris.
Cercò subito di riprendere un briciolo d’orgoglio.
«Siamo stati attaccati dalla Marylin. Sapevano che avevamo avuto problemi recentemente e ci hanno attaccato senza pietà. Questo è quanto. » Eagle rispose con voce dura, fredda e calcolatrice.
Non voleva lasciar trasparire nulla del suo dolore.
Jack era sul punto di chiedere qualcosa riguardo a Harris, però Gibbs irruppe nella stanza, dicendogli di lasciar riposare Eagle il più possibile. Ora più di ogni altra cosa aveva bisogno di riprendersi.
Jack si avviò verso la porta, però, prima di uscire, osservò qualche attimo Aileen, mostrando uno dei suoi soliti sorrisi intriganti e provocanti.
«Dormi bene, Eagle. » Mormorò a voce bassa, prima di chiudersi la porta alle spalle.
 
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*July&Jack*
view post Posted on 8/9/2008, 16:31




waaaaa ke bellooooo mi piace troppo tanto *.*
 
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SparrowLover
view post Posted on 8/9/2008, 19:08




Grazie July! Non sai quanto mi fai contenta!
Anche la tua di FF si fa sempre più bella ;) non vedo l'ora che aggiorni.
Io probabilmente posterò domani, pomeriggio probabilmente.
Grazie ancora! :D
 
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*July&Jack*
view post Posted on 8/9/2008, 19:57




di nienteee ^^ io penso di postare dmn mattina...anke xkè ora il pome ho la danza..ma presto di mattina ci sarà...la scuolaaa noooo XD
 
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SparrowLover
view post Posted on 9/9/2008, 14:08




Ta-DAAAHH!!
Nuovo capitolo!! :D:D
Enjoy & commentate please! *-* ^_^


Capitolo 7: Nightmares.

Eagle venne fatta inginocchiare. Cercava con lo sguardo qualcuno, qualcosa che la potesse salvare.
Ma non c’era nessuno. Nessuno era stato costretto a vedere lei che moriva così miseramente, nessuno era disposto a salvarla.
Sapeva cosa sarebbe successo di li a poco.
Lo sapeva benissimo.
Si fece forza e guardò di fronte a se, raccogliendo tutto il coraggio di cui disponeva per affrontare quell’ultima, terribile, e temuta prova.
Smith si piazzò bene dietro di lei, sfoderando la sua spada, sorridendo compiaciuto.
«Di pure addio alla tua vita, Eagle. O forse dovrei chiamarti… Aileen? »
Sorridendo sadicamente, Smith, accostò la lama alla gola, e con un taglio netto mise fine alla vita dell’Ex Capitano in Seconda Aileen Eagle.


* * *

«Aaah! » Aileen lanciò un urlo disperato, mentre si buttava a sedere sul letto, gli occhi stravolti, spalancati, il respiro pesante ed irregolare, mentre fissava con le iridi nel vuoto, uno sguardo terrorizzato, perso e terrificato.
«Aileen! » Jack irruppe nella stanza, seguito a ruota da Gibbs.
Sparrow si avvicinò a lei, cingendole le spalle, mentre lei ancora respirava affannosamente.
«Ssh… Non ti preoccupare… E’ solo un incubo. Un brutto sogno. » Disse in un soffio, mentre cercava di infonderle sicurezza, tenendola stretta.
Cominciava a tranquillizzarsi, rendendosi conto di ciò che aveva effettivamente sognato, e poi del fatto che Jack la stava abbracciando.
Ma non voleva che si togliesse o che si allontanasse.
Si sentiva finalmente sicura tra le sue braccia.
Lentamente, Jack si allontanò da lei, sorridendole dolcemente.
«Va meglio? » Lei annuì, cercando di sorridere, poi notando una cosa.
«Come… Come sai il mio nome? » Chiese, con voce rotta.
«Beh… continuavi a ripeterlo nel sonno. »
A questo punto Gibbs intervenne.
«Succede spesso di avere incubi, è colpa della febbre che sta scendendo. Già domani starai meglio, dammi retta.» Disse, sorridendo bonariamente.
Jack la aiutò a rimettersi a letto, mentre lei cercava di mettersi nella posizione migliore per attutire le fitte alla schiena.
Gibbs farfugliò qualcosa sull’andare a cercare una pezzetta bagnata, che diceva probabilmente l’avrebbe aiutata a rinfrescarsi, dileguandosi dalla stanza.
Jack si stese accanto a lei, mettendo dietro alla nuca il braccio sano, sospirando appena.
Per un po’ di tempo stettero così, in silenzio, persi ognuno nei propri pensieri.
Fu Jack a rompere il silenzio.
«Va meglio con la schiena? – Chiese con aria neutrale - Perché le frustate so quanto fanno male. Ma di solito non ci mettono tanto a rimarginarsi »
«Beh… Si. Va decisamente meglio. –Sorrise ingenuamente, poi abbassando lo sguardo verso il proprio corpo, trovandone il busto completamente bendato. – Mi avete… fasciato?» Chiese perplessa, mentre osservava le bende, ammettendo che erano state ben messe. Jack annuì. Poi, Aileen notò che il suo tatuaggio era in gran parte scoperto.
Sorrise appena, osservandolo. Un’aquila con le ali spiegate, in un volo fiero, e, sullo sfondo, una semplice rappresentazione di un sole mezzo nascosto dietro alle onde.
Jack dovette notare che lei guardava il proprio tatuaggio, perché si mise ad osservarlo incuriosito.
«Un’aquila? » Chiese, non distogliendo lo sguardo.
«Si… beh, sono Eagle, no? (NdA: Eagle vuol dire aquila in inglese) Comunque anche perché sia penso l’animale che più mi rappresenta. »
Jack sorrise, notando quanto assomigliasse al proprio quel tatuaggio. Quindi, scoprì il braccio, coperto prima dalla manica, mostrando il suo. Era esattamente come quello di Aileen, solo che con un passero in volo.
Aileen sorrise, osservandone la somiglianza.
«Beh, Sparrow, no?» Mormorò lei, quasi come se lo dicesse ironicamente.
Jack prima la guardò corrucciato, poi sorrise appena, rimirando prima il suo tatuaggio poi quello di Aileen.
Lei si accorse di come le guardava il corpo e, quasi si offendesse, mise le coperte sopra le spalle, girandosi dalla parte opposta. Cominciava ad avere sonno.
Sparrow sorrise, divertito, mentre si allungò verso di lei, schioccandole un breve bacio sulla fronte, per poi alzarsi dal letto, uscendo dalla stanza.
 
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54 replies since 5/9/2008, 19:17   668 views
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