Gli Ostacoli Del Cuore

« Older   Newer »
  Share  
*July&Jack*
icon12  view post Posted on 7/9/2008, 18:18




Ecco la mia 2 ff....xò stavolta non è a sfondo sparrabeth....ho dato sfogo alla mia fantasia :P spero vi piacerà ^_^ commentateeeee

Autrice:Julie
Titolo:Gli Ostacoli Del Cuore
Paring: Jack &..qualcun altro...
Timeline:dopo la fine di PotC3...quindi...tutti insieme appassionatamente alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza =)

Se c'era qualcosa che Isabel Laville odiava,quello era sicuramente salire in soffitta per prendere qualcosa a miss Amy De Martin.
Isabel lavorava come dama di compagnia di Amy da quando aveva 11 anni,da ben 6 anni,e per quanto Amy potesse essere simpatica e dolce,certe volte diventava molto pesante.
Come questa volta.
-Isabeeeel!Mi raccomando!Il cappellino rosa cn il fiore!- Amy urlò da giù alle scale,lei era una contessina,non poteva di certo salire in soffitta.
Per queste cose c'era Isabel.Ovvio.
Isabel sospirò guardandosi attorno,cercando il baule contenete quel maledetto cappellino.La soffitta non le era mai piaciuta,da quando viveva in casa De Martin.
E c'era nata in casa De Martin.
Suo padre era un pirata,il famoso pirata Thomas Laville,di origine francese,e su di lui,le storie che si raccontavano,erano innumerevoli.
Era morto in mare,durante una tempesta,Isabel non era ancora nata.Non aveva mai conosciuto quel pirata dagli occhi buoni,come diceva la madre.
La madre era inglese fino alla punta dei capelli,e alla morte del padre,incinta di due mesi,si era trasferita in una tranquilla cittadina di mare,dove aveva iniziato a lavorare come aiutocuoca dai De Martin.
Poi era nata lei,Isabel.Passavano tutto il giorno insieme,madre e figlia.Andavano d'accordo,mai un litigio,mai una discussione.
Isabel aiutava la madre in cucina,a volte quando era stanca prendeva il suo posto.Rosemary,la cuoca,era un donnone buono e gentile,che nutriva affetto sincero verso la madre di Isabel,e per la bimba aveva sempre un occhio di riguardo.
Poi la madre si era ammalata,e non si era più ripresa.Era morta quando Isabel aveva dieci anni.Ricordava che per una settimana non aveva fatto altro che piangere.Per fortuna c'era Rosemary,le era stata accanto,sempre.
Era passato un mese,Isabel si era riuscita a riprendere.Prese il posto della madre,anche se Rosemary non la faceva lavorare più di tanto,anzi.La vita era andata avanti,Isabel aveva conosciuto altre bambine,Lottie e April,anche loro figlie di dipendenti dei De Martin.Passava il tempo a giocare con loro.Era passato un anno.E poi aveva conosciuto Amy,la contessina.
Era caduta,era scivolata sulle scale,Isabel l'aveva aiutata.Da allora le ragazzine presero a parlare più spesso,Amy la prese in simpatia,e la fece diventare la sua dama di compagnia.
Era come se fosse tutto diverso,una nuova vita.
Si era trasferita dalle stanze della servitù,un piano sotto la soffitta,sporche,piccole e grigie,a una camera tutta per sè,lussuosa,grande,accanto a quella di Amy.Aveva ricevuto lezioni di danza e canto,e aveva scoperto di avere una bellissima voce,e persino di portamento.
Aveva imparato a leggere e a scrivere,aveva avuto regali,giocattoli,e vestiti,tanti vestiti.
Però aveva perso Lottie e April.Tante volte lei aveva cercato di spiegarglielo,che non era "colpa sua",era stata Amy.Ma loro ora quando Isabel gli passava vicino sghignazzavano,si davano di gomito,e la insultavano.
-Ecco che passa Miss Puzza Sotto Il Naso!-dicevano,prendendola in giro per il fatto che aveva cominciato a camminare con il mento alzato,il nasino all'insù,come le avevano insegnato,d'altronde.
Isabel aveva sofferto,in silenzio,nessuno aveva saputo niente.
Era passato tanto tempo,ma Lottie e April,ogni volta che la incontravano,ridevano e la insultavano.
Intanto Isabel aveva legato con Amy,all'inizio credeva che fosse viziata e antipatica,ma per niente.Era dolce,divertente,spiritosa,certo schizzinosa,ma comunque simpatica.
Insieme avevano condiviso tutto,e avevano parlato di tutto.
Erano cresciute,e le chiacchiere su bambole e giocattoli erano diventate chicacchiere su feste,e ragazzi.
Ora Amy infatti,faceva vita mondana:ogni sera una festa,e spesso portava con sè anche Isabel,che però non si divertiva affatto,passava la sera seduta,cercando di non farsi notare.Dimenticava tutti i nomi delle persone che le si presentavano e arrossiva tremendamente quando le chiedevano di ballare.Però quando danzava,si rilassava completamente.Era brava.E bella.
Rosemary le diceva sempre che gran parte dei ragazzi che frequentavano casa De Martin,lo facevano solo per vedere lei.Isabel a queste parole,rideva,scuotendo la testa,non immaginava nemmeno,modesta com'era,che fosse vero.
Amy era molto carina,con i suoi capelli biondi e mossi,lunghi un pò più giù delle spalle,gli occhi ridenti e maliziosi, azzurri,la pelle chiarissima,il nasino diritto,greco,magra alta.
Ma Isabel...Isabel era bellissima...
Lunghissimi capelli neri le arrivavano al fondoschiena,lucidi e con riflessi più chiari.Aveva una pelle chiara,ma non troppo,un naso alla francese,piccolo e grazioso,labbra dolci,a cuore, e un sorriso stupendo.Alta,snella,ma la cosa più stupefacente erano gli occhi.Occhi azzurro cupo,espressivi,che si incupivano,quando era turbata,si stringevano quando era infuriata,si spalancavano quando era spaventata,e brillavano,quando era felice.
Il detto "Gli occhi sono lo specchio dell'anima" sembrava fatto per lei.
Occhi buoni.

Isabel continuava a cercare quel dannato cappellino,e finalmente trovò il baule.Sospirò,alzando gli occhi,e notando uno specchio piuttosto impolverato.Sorrise alla sua immagine riflessa,uguale al padre,come le diceva la mamma.Ed era vero.Del padre Isabel aveva un vecchio ritratto,ed era praticamente uguale a lei.Continuò a studiarsi,poi d'un tratto,scosse la testa,come per svegliarsi e si accinse a cercare il cappellino,quando una pergamena arrotolata attirò la sua attenzione.
La srotolò,con molta attenzione.
In alto,a sinistra c'erano due lettere "T.L."
-Thomas Laville..-mormorò Isabel.
La mappa doveva essere molto antica e c'era disegnata una specie di vaso,e la scritta "Fonte dell'Eterna Giovinezza".La mappa illustrava la rotta per...
-Atlantide ?!Sciocchezze!
Ma prese la mappa e la infilò nello stivaletto.Nel baule trovò,oltre al cappellino,anche un'altra cosa che la attrasse.Un medaglione.
Isabel lo prese in mano,luccicava.Doveva essere d'oro bianco.E sopra,a lettere azzurre c'era scritto il suo nome.Isabel spalancò la bocca,e lo aprì.
Subito una melodia soffusa si diffuse nella stanza.All'interno del medaglione,nella metà che si alzava,c'era illustrato un castello sottomarino,mentre nell'altra,una sirena che teneva in grembo il vaso della mappa,e fungeva da bussola.Bussola per Atlantide.
Isabel stava osservando affascinata tutto ciò,quando uno sparo e un grido la risvegliarono.Rapidamente si allacciò il medaglione,nascondendolo sotto il vestito,e corse alla finestra.
La finestra dava sul mare e quello che vide,scioccò parecchio Isabel.
Una nave dalla bandiera nera era attraccata e giù c'era il finimondo.
-Pirati-pensò la ragazza,correndo al piano di sotto.
Giù dalle scale,senza vita,c'era il corpo del signor De Martin,in una pozza di sangue.Isabel urlò,terrorizzata,scappando.In un'altra stanza c'era un altro corpo,di Lottie.
Isabel era in lacrime,un altro urlo agghiacciante.Arretrò,lo sguardo sempre verso il corpo della ragazza,quando toccò qualcuno.Urlò ancora,voltandosi.
Era Amy.
-Presto!Scappiamo!-le urlò la contessina.Isabel la seguì,erano vicine alla porta quando furono bloccate da un pirata.
-Dove credete di andare,bamboline?- ghignò,avventandosi su di loro.
Isabel riuscì a divincolarsi,sulla soglia si voltò,Amy era stretta a quel farabutto.
-Scappa,Is,scappa!
Isabel scappò.

Raggiunse il porto,trovò una barca,delle stesse dimensioni di una scialuppa,ci saltò dentro,e cominciò a remare,senza sosta,fino a quando non si fu allontanata abbastanza.
Si fermò,esausta,il viso rosso per lo sforzo e le lacrime.Dove andare?
Poi un'altra cittadina di mare le balenò in mente.
Tortuga!
Ci abitava sua zia,la sorella di sua madre,e quando la mamma era ancora viva,ci andavano spesso,una o due volte al mese.Conosceva la rotta.
Cominciò a remare,e finalmente,poco prima del tramonto,raggiunse il porto di Tortuga.
Attraccò la barca,e scese.
-Ciao,tesoro!
Una voce la fece voltare,e Isabel notò disgustata che apparteneva a un pirata,sporco,sui 40 anni,se non di più,e decisamente malintenzionato.
-Mi scusi,signore,ma devo andare
-E dove vai così di fretta,carina?
-Io...da mia zia!
-Ti ci accompagno,se vuoi-sogghignò l'uomo.
-No,grazie-disse la ragazza,allontanandosi.
L'uomo la raggiunse,prendendola per un braccio,e strattonandola.
-Oh,io invece credo proprio di sì.
Il viso della giovane,e del pirata erano vicinissimi.Gli occhi di lei spalancati al massimo,terrorizzata.
Riuscì a divincolarsi,e corse via,senza sapere dove,ma i tacchi non le erano d'aiuto,purtroppo.
Si voltava in continuazione,ma il pirata era sempre dietro di lei.
Isabel svoltò in un vicolo,sperando non fosse cieco,
Non lo era.
Continuava a correre,il cuore le batteva all'impazzata,il corsetto la stringeva,rendendole ancora più difficile respirare,le facevano male i piedi e sentiva il medaglione picchiarle sul petto.
Si voltò,non c'era più nessuno.
Ma,guardando all'indietro,non riuscì a vedere che c'era qualcuno davanti a lei.
Gli sbattè contro.

-Dove vai così di fretta,gioia?!

Che ne dite?????Vi prego,commentate grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee

Edited by • H o l l y » - 16/9/2008, 19:25
 
Top
°MaySparrow°
view post Posted on 7/9/2008, 19:16




Dico che è assolutamente belliccima!!!!
sei bravissima complimenti^^
posta il seguito please XD
 
Top
SparrowLover
view post Posted on 7/9/2008, 21:18




AaaaaH bellissima *-*
Molto molto meglio della mia^^
Mi intriga da morire! Continuala al più presto!
 
Top
*July&Jack*
view post Posted on 7/9/2008, 22:54




grazieeee kmq anke la tua è bellissima sparrow lover ke dici?! dmn posto il seguito..sn 1 pò stanca XD
 
Top
*July&Jack*
view post Posted on 8/9/2008, 12:29




ecco il 2 capitolo...aspetto i vostri commenti =)

-Dove vai così di fretta gioia?
Isabel si voltò terrorizzata,e urlò,ma più che un urlo ne uscì fuori un lamento strozzato,e realizzò che per quel giorno aveva decisamente urlato troppo.
-Non mi faccia del male,signore,la prego-sussurrò,guardando l'uomo che aveva di fronte,e rimanendo sorpresa.Era davvero bello.
Le tornarono in mente i ragazzi che frequentavano casa De Martin,qualcuno era carino,ma tutti erano così...ragazzi...L'uomo che aveva di fronte era invece così...uomo...
Capitan Jack Sparrow ricambiò lo guardo dellla sconosciuta che aveva di fronte.
Aveva i capelli in disordine,e il vestito sporco e addirittura,sull'orlo macchiato di quello che doveva essere sangue.Era azzurro e le faceva risaltare gli occhi,azzurri anch'essi.
Nonostante fosse visibilmente in disordine,era stupenda.
Jack Sparrow le sorrise,e aggiunse :-Io non faccio mai del male a delle signore
Isabel sembrò rilassarsi per un istante,e Jack le ripetè :-Dove vai così di fretta,gioia?
-Aha!Ti ho trovato,carina!
Una voce rozza li spinse a voltarsi,e Isabel notò terrorizzata che era l'omaccio di prima.
-Vieni,dolcezza,vieni!-le disse,poi sembrò notare Jack Sparrow,e aggiunse :-Levati di mezzo,Sparrow,l'ho vista prima io!Viene con me,è mia!
-Sembra,caro Joe,che stiate parlando di una cosa,e non di una fanciulla.Nè mia,nè tua,al massimo sua,ergo è di sua proprietà e quindi non è tua..comprendi?Oltretutto avete decisamente fatto i conti senza l'oste,perchè sicuramente lei non vuol venire.
Joe si avvicinò alla ragazza,apparentemente noncurante delle parole del Capitano.
Jack sbuffò,come costretto a fare qualcosa di cui davvero non aveva voglia,ed estrasse la spada puntandola alla gola dell'uomo.
Questi trasalì,sbiancando.
-Hai vinto tu,leva di mezzo quella spada.
-E tu vattene!
Joe arretrò,lo sguardo fisso su Jack,e quando ritenne di essere a distanza di sicurezza,si voltò e scappò via.
Jack guardò la ragazza,era ancora spaventata,e tremava.
-Vieni con me,gioia.In questo stato hai bisogno di rum.
-Rum?!Non bevo rum.Non l'ho mai bevuto.
-C'è una prima volta per tutto,non lo sapevi?Oltretutto nello stato in cui ti trovi il rum è decisamente quello che fa per te-rispose Jack,portandola verso una locanda,lì vicino,dove si trovava la sua ciurma.

La portò al bancone,la fece sedere su un alto sgabello,e ordinò una bottiglia di rum.
La ragazza prese in mano la bottiglia,osservandola sospettosa,la annusò,e poi diede un sorso.E poi un altro.E un altro ancora.
-E' buono!!!
Jack rise,e sorridendo le disse :-Certo che è buono,è rum!
Isabel tornò a bere,e Jack continuò a fissarla.Gli ricordava qualcuno...ma chi?
-Non vi ho mai visto,quì a Tortuga.
-Sono arrivata oggi.
-Ah.E come mai?
-Sono scappata.
-Da cosa?O chi?
-Pirati.Abitavo in una cittadina quì vicino,ma oggi sono arrivati quei pirati,hanno cominciato a...
-Di che colore era la nave?E le vele?Nere?-la interruppe Jack,sperando si trattasse della Perla.
-Non lo so...normali.L'unica cosa nera che avevano era la bandiera.
-Ah,capisco- rispose Jack,facendole un cenno,per farla continuare.
-Ecco,sono arrivati i pirati,hanno cominciato a sparare..sono entrati anche in casa nostra,hanno rubato,e ucciso addirittura.Io e Amy eravamo...
-Amy?
-Sì,Miss Amy.Sono la...ero...la sua dama di compagnia.Eravamo quasi salve,poi ci hanno prese,io sono riuscite a scappare,ma Amy...-la voce le si incrinò,e gli occhi le si riempirono di lacrime.
-Qual è il vostro nome?
-Isabel.Isabel Laville.
-Conoscevo un pirata con quel nome...
-Thomas Laville.Era mio padre.
Ecco chi le ricordava quella ragazza!
-Era un gran pirata,uno dei migliori pirati di tutti i tempi!
Isabel sorrise.Gli occhi le brillavano.Le faceva sempre piace sentir parlare del padre.
-Lo conoscevate?
-Eccome,ci ho viaggiato insieme!Un pirata gentiluomo,non c'è che dire..-disse Jack guardando Isabel.
-Tu gli somigli molto.
Il sorriso di Isabel si allargò ancora di più.
Jack la fissò,attentamente.Era davvero bella.E quegli occhi...
-Soprattutto gli occhi.Anche se i tuoi,senza offesa per Thomas,sono incantevoli,molto più belli.-Jack sorrise maliziosamente,ammiccando.
La ragazza arrossì,abbassando lo sguardo.
Poi li rialzò,tornando a posarli sul pirata.
-E che mi dite di voi?
-E che vi dico di me?-ripetè Jack.
-Io sono il Capitan Jack Sparrow,gioia.Pirata,naturalmente.
-Ah,un Capitano!E come si chiama la vostra nave?
Ora furono gli occhi di Jack,a brillare.
-La Perla Nera.Anche se,diciamo,ora non è in mio possesso.
Isabel sorrise sorniona.
-Volete dire che ve l'hanno rubata?
-Attenzione a non diventare impertinente,gioia.-sibilò Jack,stringendo gli occhi.
La ragazza alzò le mani in segno di resa,e sorrise.
-Avete ragione,scusate.
-Stesso concetto,diverse forme per esprimerlo,ma la mia è decisamente migliore,comprendi?
-Veramente no.Ma non fa nulla.Volete parlarmi di mio padre?
-Tu non mi sai dire niente su di lui?
Isabel sorrise tristemente.
-E' morto prima che io nascessi.
Jack sembrò turbato.
-Oh,scusami.In ogni caso,te l'ho detto,era decisamente un pirata di come ne esistono pochi.Coraggioso oltre ogni limite.E' stato l'unico uomo ad arrivare ad Atlantide,pensate.
Isabel spalancò gli occhi,ricordandosi della mappa.
-Atlantide...esiste?
Jack la guardò con aria di sufficienza.
-Certo che esiste.
-E voi,dove andate?
-Alla ricerca della fonte dell'Acqua della Giovinezza.
Isabel si ricordò delle stesse parole,sulla sua mappa.
-Si trova ad Atlantide!!
-Può essere.
-Ci sapete arrivare?
-Ho la mappa.
-Per Atlantide?
-Per l'Acqua.
-Si da il caso,che io una mappa ce l'ho!Per Atlantide!-disse Isabel,chinandosi,alzando leggermente la gonna del vestito.
Jack la seguì con lo sguardo,e da quel poco che si vedeva notò che aveva davvero una bellissima gamba.Sorrise compiaciuto.Poi notò che la ragazza estraeva un foglio di carta dallo stivale.
Subito alzò lo sguardo,in modo da non far capire che la stava osservando.
Isabel srotolò la mappa,poggiandola sul bancone.
Jack si avvicinò per vedere meglio.
-E' la mappa per arrivare ad Atlantide!Sorprendente oltre ogni limite!-sussurrò.
-Gibbs!-chiamò poi,e arrivò un uomo,che doveva essere uno della ciurma di quel pirata.
I due confabularono a bassa voce,escludendo Isabel,che restò a guardarli in silenzio.
Poi Jack tornò a guardare la mappa.La arrotolò,e la infilò in una tasca interna della lunga giacca che portava.
Isabel lo guardo,arcuando le sopracciglie.
-Quella mappa è mia!
-Impossibile!Ora ce l'ho io,quindi è mia.
-Ma era di mio padre,è mia per diritto.
-Era,gioia.
Isabel guardò il pirata accanto a lei con odio,stringendo gli occhi.
-Questo vuol dire che partirò con voi.
-Ditemi una ragione per cui io dovrei portarvi con voi.
-Ho qualcosa che vi servirà sicuramente per arrivare ad Atlantide.
-Ah davvero?E cos'è gioia?
-Non sono poi così stupida.Non ve lo dico.Me lo rubereste.
Jack sorrise.Avrebbe trovato il modo per scoprire cos'aveva di così importante,e rubarglielo.Senza farla salpare.
-Siamo d'accordo?
-D'accordo,Capitano.

Isabel era seduta sul parapetto della nave,il viso volto alla luna,il vento le scombinava i capelli.Gli occhi azzurri luccicavano.La posizione era pericolosa,sarebbe potuta cadere in mare.Ma lei non sembrava avere paura.
Una mano si teneva al bordo,l'altra teneva il medaglione in mano.
Poco più in là,Jack Sparrow l'osservava.
Aveva capito.
Il medaglione.
Sorrise nella notte,e le si avvicino.
In fretta lei nascose il medaglione,ma era troppo tardi.
Jack sogghignò.
-Un medaglione,eh?
Isabel spalancò gli occhi.
Poi tutto accadde in un attimo.
Lui le strappò il medaglione dal collo,e con una leggera pressione la spinse giù.Isabel cadde con un tonfo in mare.
Per fortuna l'acqua non era molto alta,si rialzò,e in piedi,le arrivava alle coscie.
Grondava acqua da tutte le parti,e gli occhi lampeggiavano.
-Eravamo d'accordo!!-urlò al pirata,che si allontanava.
-Pirata!-rispose lui.

commentateeeeeeeeeeeeeee =) ^^
 
Top
°MaySparrow°
view post Posted on 8/9/2008, 13:01




Waaaaaaaaa!!!! adoro questa fanfic!!! continuala presto ^^
 
Top
*July&Jack*
view post Posted on 8/9/2008, 14:44




grazieeee ^^
 
Top
SparrowLover
view post Posted on 8/9/2008, 15:32




NoooH! Jack è meskino! :cry:
Povera Isabel! Comunque mi piace come hai impostato il personaggio, anche caratterialmente
Continua presto!
 
Top
*July&Jack*
view post Posted on 8/9/2008, 16:32




*me molto commossa* Grazie ^^ bè diciamo ke jack è...meskino...pirata !! ;P ;P
 
Top
^^Kimiki^^
view post Posted on 8/9/2008, 23:04




hum l'avevo detto io che la trama mi piaceva.....sta venendo veramente bene davvero...........l'hai costruita benissimo e sn sicura che migliorerà sempre di più mi piace isabel .....si si........sn curiosa di leggere il seguito...e poi hihi hai proprio ragione nelle descrizioni sei veramente brava...ti approvo
 
Top
SparrowLover
view post Posted on 9/9/2008, 08:29




Shi shi hai ragione u-u
Lui non è meskino ne cattivo ne niente... Lui è un pirata! xD (come se il fatto giustificasse tutto no? ... >.>)
 
Top
*Fely_Sparrowina*
view post Posted on 9/9/2008, 14:08




ehy jù ma è davvero bella... xò io nn la volevo leggere ... lo sai xkè.. cmq spero finisca bene altrimenti io!!... xò mi piace un sacco voglio sapè km finisce..e sn quasi sikura ke me lo dirai tu hihhihi...vabbè ora vado kiss ciaoooo :P
 
Top
*July&Jack*
view post Posted on 9/9/2008, 15:06




il fine giusticifa i mezzi,immagino :P
Ecco la 3 parte della fanfic...aspetto i vostri commenti ^^

-Pirata.
Poi,qualcosa,gli fece cambiare idea.
Forse gli occhi di lei,forse la sua espressione.
Forse il fatto che così,infuriata e bagnata,era bellissima.
-Torniamo indietro.Torniamo a prenderla.-mormorò.
-Jack?Cosa dici?Lasciamola là...-gli disse Gibbs.
-No.Torniamo.
In breve tempo la raggiunsero,le lanciarono una scaletta di corda,e lui l'aiutò a salire.
Gli occhi ora non erano più luminosi come lampi,e fuoco,ma freddi.
Solo ghiaccio.
Lui la guardò,sospirò.
Lei continuava a tenere lo sguardo alto,in un punto immaginario sopra la testa del Capitano.
-Mi ero fidata di voi.Avete tradito la mia fiducia.Mi avete gettata in acqua.
-Sei molto bella,gioia,così bagnata-rispose lui,impassibile,accarezzandole la guancia.
Lei si ritrasse immediatamente.
-Non toccatemi!
-Prima vi alleate con un pirata e poi gli dite di non toccarvi?!
-Ora mi date del voi?!Perchè avete capito di essere in errore?!
Poi,per un pò,nessuno dei due parlò.Lei era appoggiata al ponte,lui di fronte a lei.La fissava.E si accorse che stava tremando.
-Stai tremando...hai freddo?-le chiese,passando di nuovo al "tu".
Lei lo guardò solamente.
Lui si tolse la giacca,e gliela porse.
Lei lo guardò,poi guardò la giacca.E la indossò.
-Ora apriamo questo coso.-disse Jack,riferendosi al medaglione.
Lo studiò prima,era d'oro,con il nome della ragazza inciso sopra.
Poi lo aprì,o meglio,cercò di aprirlo.Due o tre volte.Senza riuscirci.Isabel lo guardava con un sorrisetto ironco.
-Cosa mi ci ridi ?!
Lei alzò le spalle,voltando le spalle al Capitano.Lui tentò di aprirlo ancora,con scarso successo,si innervosì,e con violenza fece girare di nuovo Isabel.
-Apri.-ordinò.
Isabel lo sguardò di traverso,prendendo in mano il medaglione e aprendolo,con delicatezza.Immediatamente la musica,il canto,cominciò,addolcendo entrambi.
-Sirene...Atlantide..L'Aqua De Vida si trova ad Atlantide,e queste è una bussola-sussurrò Jack,estasiato.
Poi guardò Isabel,e la apostrofò :.Lo sapevi?
-Sapevo..cosa?
-Che solo tu potevi aprirlo.
-In realtà no.Però è mio di diritto.E' Giusto che lo apra io.
Lui restò in silenzio,fissandola.
-Hai ancora freddo.
Lei non rispose.
-Vieni con me,ti do degli abiti asciutti.
A lei si illuminarono gli occhi.
-Avete abiti?
Lui sorrise,beffardo.
-Da pirata.
Il sorriso scomparve dal volto di Isabel.
-Non vorrete mica che mi vesta da uomo?
-Non so se ti è sfuggito un particolare,gioia.Sei su una nave pirata.Ti vestirai da pirata.Ora vieni con me che ti mostro anche la tua cabina.-le rispose lui,prendendola per un gomito,e portandola sottocoperta.Le mostrò una cabina,poi le disse :-E' lontana dalla mia-le lanciò uno sguardo malizioso,e aggiunse :-Purtroppo.
Lei spalancò gli occhi,e Jack scoppiò in una fragorosa risata,e portandola sul lato opposto della nave,nella sua cabina.
Isabel si fermò titubante sulla soglia.
Lui le fece un cenno,per entrare,dopo di che aprì un grande baule in mogano,vicino la finestra.
-Vediamo se quì dentro troviamo qualcosa per te,gioia.-disse,rovistando all'interno.
Trovò una camicia bianca,piuttosto lunga,una cintura nera,un pantalone marrone e degli stivaloni neri.
-Provateli.
Lei lo guardò allibita.
-Non pretenderete che li provi quì,spero.
Lui la guardò divertito.
-E perchè no?
Isabel aprì la bocca,per dire qualcosa,poi la richiuse,arrossendo.
Lui rise,dandole un buffetto nella guancia,e poi,con un gesto improvviso le tolse il medaglione dal collo.
-Non vorrete tenerlo voi?!Non potete nemmeno aprirlo.
-Io sono al Capitano,tu sei sulla mia nave,stai sotto di me,stai a quello che dico,io ti sono superiore,sei sotto la mia guida,lo tengo io,per supervisionarlo.Comprendi?
-Ma se anche voi avete bisogno di una guida!Siete come un bambino viziato,e molto stupido,aggiungerei.
Lui le si avvicinò,la prese per il mento,alzandole il viso,e avvicinandole il suo.
-Attenzione a non superare il confine dell'impertinenza,gioia.
-Voi l'avete superato da un pezzo.
E con queste parole,Isabel girò sui tacchi.
-Tesoro!-la chiamò lui.
Lei si volto.
Lui sorrise.
-La giacca è mia!
Lei lo guardò con odio,sbattendo per terra la giacca e allontanandosi dalla cabina del Capitano.

Quella notte Isabel non riusciva a prender sonno.
Era tardi,verso le due,e la ciurma aveva fatto confusione fino a poco fa,dovevano aver festeggiato e bevuto e cantato per molto,per poi essersi addormentati sul ponte.
La ragazza continuava a girarsi e rigirarsi nel letto,pensando al medaglione e alla mappa.
Doveva riprenderseli.Si alzò,era vestita da pirata.
La camicia le arrivava alle coscie,ma non le andava larga,e aveva allacciato la cintura morbida,sui fianchi,tipo miniabito.Il pantalone era un pò strettino,ma poteva andare,e gli stivali erano della sua misura,e le arrivavano alle ginocchia.Prese una torcia,accendendola nel camino,e uscì.
In silenzio salì sul ponte,e constatò che dormivano tutti.
Rientrò sottocoperta,e grazie lla torcia trovò la cabina del Capitano.La porta era aperta,e la ragazza entrò.
All'interno anche la finestra era aperta,e tirava molto vento,così,prima che Isabel se ne potesse rendere conto,la finestra si chiuse completamente e la torcia si spende,e la giovane si ritrovò al buio più completo.
Cercò a tentoni la porta,continuando a non vedere nulla.
Camminò ancora un pò,perdendo ulteriormente l'orientamento fino a quando non arrivò alle scale...purtroppo non vedendole e cadendo rumorosamente sul ponte,svegliando tutta la ciurma.
Isabel si ritrovò all'interno di un cerchio,formato dai pirati,che la bloccavano.
Tra di loro si aprì un varco Jack Sparrow.
-Bene,bene,bene...guarda un pò chi abbiamo quì...miss Isabel Laville!-disse,guardandola divertito.
Lei lo guardo,visibilmente stizzita.
-Non mi chiedete neanche se mi sono fatta male?Ma che bravo Capitano!-rispose,acida,nella voce,una punta di sarcasmo..
Jack mise su il broncio,come per prenderla in giro,e galantemente le porse una mano.
-Vi siete fatta male,miss?-le chiese,in tono sussiegoso.
Lei sorrise falsamente,ma in un modo che si capisse che non fosse un sorriso sincero,e si rialzò.Senza la mano.
-Seriamente,ti sei fatta male?-le chiese lui.
-No.
Lui sorrise.
-Vieni Is,ti accompagno in cabina.
-Non mi sembra di averle dato il permesso per chiamarmi Is.
Lui ignorò la frase e le chiese :-Posso chiederti come hai fatto a cadere,Is?-calcando sul diminutivo della ragazza,con disappunto di quest'ultima.
-Non si vedeva nulla.
-E cosa ci facevate in piedi?
-Io..bè non è importante.Buonanotte,Capitano..e scomparve dietro la porta.
Isabel restò ferma per una decina di minuti,ascoltando la musica e le risate che provenivano dal ponte.
Probabilmente avevano ricominciato a far baldoria.
In silenzio sgattaiolò di nuovo fuori la stanza,decisa a riprendersi quello che le apparteneva,e con una torcia in mano,sperando che non si spegnesse,raggiunse la porta della cabina del Capitano.
Non era nemmeno entrata,che qualcuno le mise una mano sulla bocca.
Isabel spalancò gli occhi,spaventata.
Jack Sparrow era dietro di lei,l'aveva colpita con le mani nel sacco.
Appoggiò la testa sulla spalla di lei,e fra i capelli,le sussurrò :-Mi dispiace,Laville.Mai cercare di prendere in giro Capitan Jack Sparrow.Comprendi?
Isabel annuì,terrorizzata.Poteva sentire nella voce di lui una sfumatura che mai aveva sentito.Quasi...diabolica.
-Tesoro,lo sai che sono il Capitano?
Isabel annuì.
-Tesoro,lo sai che il Capitano comanda?
Isabel annuì.
-Tesoro,lo sai che farai ciò che ti comanda il Capitano?
Jack ghignò,mettendole un braccio intorno al collo,minacciandola,e tenendole sempre la bocca chiusa con l'altra mano.
La strattonò violentemente,spingendola verso delle scalette laterali.

Scesero,sempre di più,arrivando...
-In prigione!Ecco la vostra nuova cabina,miss!-le rise in faccia lui,aprendo la porta della cella e buttandovi dentro un' Isabel in stato di trans,ancora con gli occhi spalancati.
-Ma!Capitano!Perchè mi fa questo?Ho solo tentato di riprendermi ciò che era mio!
-Un'azione molto piratesca,devo ammettere.Ma vedi gioia,temo che ciò potrebbe portare a una confusione mappale,nonchè del mio paguro preferito!Se è mia,non può essere anche tua perchè supponendo che il mio sia mio e il tuo tuo...un mio tuo...tuo mio...non quadra!Temo possa confondere la mappa,il medaglione e il mio paguro preferito...quindi per il bene di tutti è meglio che tenga tutto io.Comprendi?-e detto ciò,Jack uscì,lasciando Isabel chiusa in prigione,con i suoi pensieri.
 
Top
SparrowLover
view post Posted on 9/9/2008, 15:11




AAAAHHHH!!
Panico totaleee!!
Isabel in prigione no eh. >=[[
Eccheccavolo... Va bene che il Jack è un pirata.. però così è troppo neh u_u
Isabel non si tocca no no.
 
Top
*Fely_Sparrowina*
view post Posted on 9/9/2008, 15:18




certo è strano jack sembra malvagio... ma mi piace ... bella storia.. devi continuarla... tààààà ^_^
 
Top
67 replies since 7/9/2008, 18:18   836 views
  Share